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In strada, dove siamo rimasti mentre tutto chiudeva, nelle strutture di accoglienza che abbiamo mantenuto aperte per proteggere chi non aveva un posto dove difendersi dal rischio di contagio, a casa delle famiglie che all’improvviso non riescono più a mettere in tavola il cibo di ogni giorno.
È qui che siamo stati nell’ultimo anno e mezzo e dove continueremo ad essere.
La pandemia ha inferto un colpo durissimo sulle fasce più deboli della popolazione, aggravando l’isolamento e privando dei mezzi di sostentamento chi da un giorno all’altro si è ritrovato senza lavoro.
Ecco cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo per aiutare chi ha più bisogno.

Assistenza in strada delle persone senza dimora

Aiuti intensificati: con 10 uscite alla settimana, a Milano, Roma e Napoli le Unità di strada non hanno mai smesso di continuare a portare assistenza. In particolare, durante i mesi del lockdown, oltre alla distribuzione di mascherine e gel disinfettante, si è provveduto alla consegna di kit per l’igiene personale e di sacchetti con colazione, pranzo e cena per sopperire alla chiusura improvvisa di mense e docce per i poveri.

Assistenza sanitaria: da marzo 2020, a Milano un team sanitario di Progetto Arca affianca le Unità di strada a bordo di un camper per dare informazioni, eseguire test sierologici e tamponi rapidi e monitorare le condizioni di salute di chi vive in strada, adottando, dove necessario, le opportune procedure di ricovero in ospedale o di isolamento nelle strutture preposte del Comune.

Pasti in strada con il servizio di Cucina mobile: una vera e propria mensa montata su un food truck viaggia sulle strade di Milanoper servire 120 pasti caldi e completi ogni sera, per 5 giorni a settimana, alle persone che vivono l’emergenza sanitaria dentro un’emergenza che è già quotidiana.
Nuove Cucine mobili sono state attivate in questi mesi e oggi raggiungono le città di Varese, ogni domenica, e di Torino, con tre uscite settimanali.

Campagna vaccinale “On the road”: partita ad agosto 2021 per proteggere dal Covid le persone che vivono in strada, la campagna è stata il frutto della collaborazione tra Comune di Milano, Terzo settore, Ats, Areu e Regione Lombardia. Progetto Arca ha messo a disposizione i suoi medici e infermieri, insieme ad un camper trasformato in hub vaccinale mobile, per le anamnesi, le somministrazioni e i controlli pre e post.

Assistenza sanitaria covid-19

Accoglienza e misure di protezione dei cittadini più vulnerabili

Messa in sicurezza di ospiti e personale socio-sanitario: misure di pronto intervento sono state subito messe in atto per proteggere dal rischio di contagio gli oltre 900 ospiti e i circa 250 operatori delle nostre strutture di accoglienza: dotazione immediata di dispositivi di protezione individuale, sanificazioni regolari degli ambienti, doppi turni in mensa, allestimento di aree di isolamento, continua sorveglianza sanitaria e attività di informazione preventiva delle persone accolte.

Misure straordinarie: a fronte della chiusura di molti servizi di base per le persone senza dimora, il Centro di accoglienza notturna di via Paglia a Milano è stato aperto H24 per garantire assistenza e un presidio sociale e sanitario costante a 20 persone senza dimora con problemi di dipendenze.
In collaborazione con il Comune di Milano, abbiamo allestito in via San Marco una struttura di accoglienza straordinaria per alleggerire il carico dei Centri e per l’isolamento di coloro che necessitavano di rispettare un periodo di quarantena.

Sostegno psicologico: uno sportello di ascolto e di aiuto psicologico è stato attivato per la gestione dello stress e la prevenzione del burnout del personale che lavorava nell’emergenza: operatori, assistenti sociali, medici e infermieri.

Monitoraggio costante: insieme ad ATS Milano Città Metropolitana, la rete degli ospedali milanesi e l’Esercito di Stato, sono stati eseguiti screening a tappeto degli ospiti di tutte le strutture di accoglienza con test molecolari e sierologici accompagnati da visita pneumologica e radiografia del torace. Da settembre 2020, nel nostro Reparto Post-Acute for Homeless, è attivo un ambulatorio stabile dove personale formato esegue test sierologici e tamponi antigenici rapidi alle persone accolte e allo staff.

Gestione dei casi positivi: il proficuo dialogo con gli ospedali ASST FBF Sacco, ASST Santi Paolo e Carlo, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e Ospedale Maggiore Policlinico di Milano ha permesso di garantire un tempestivo intervento di cura degli ospiti risultati positivi al Covid e un costante accompagnamento durante e dopo l’ospedalizzazione.

Accoglienza h24 per proteggere tutti

Aiuti alimentari moltiplicati per le famiglie in difficoltà

In aiuto di chi non riesce a farcela da solo: a fronte del drammatico aumento di richieste da parte di persone e famiglie che non sono più in grado di fare la spesa, da aprile 2020 siamo corsi a moltiplicare la distribuzione di aiuti alimentari su tutto il territorio nazionale.
Da 500 siamo passati a 2.500 famiglie che ogni mese ricevono aiuti per mangiare, prendersi cura dei propri bambini e della casa.

Abbiamo potuto farlo grazie al contributo di cittadini, aziende e fondazioni, all’indispensabile collaborazione con la rete delle associazioni del territorio e all’impegno straordinario dei nostri 400 volontari.
Tra pacchi viveri, spese di alimenti freschi e kit per la prima infanzia, oggi il servizio si è ampliato fino a coinvolgere 29 città di 18 regioni.

Aiuti alimentari triplicati per le famiglie in difficoltà Aiuti alimentari triplicati per le famiglie in difficoltà
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