A Napoli dignità e cura personale trovano una nuova casa

Nasce un nuovo spazio con docce e servizi igienici per le persone senza dimora nel complesso delle Suore Vincenziane di Napoli. Progetto Arca sostiene l’iniziativa.

 

La cura personale è uno dei bisogni più essenziali per ogni individuo ma troppo spesso difficile da soddisfare per le persone che non hanno una casa, soprattutto nei mesi invernali, quando il freddo rende ancora più duro sopportare la mancanza di uno spazio dove trovare riparo.

Grazie ad Anna, nostra responsabile dell’Unità di strada di Bacoli, abbiamo conosciuto gli Angeli di Strada di Villanova e deciso di sostenere la loro iniziativa: dare vita a un luogo dedicato dove i più fragili possano custodire la propria dignità e ritrovare il piacere della cura di sé.

Nel complesso delle Suore Vincenziane di via Arco Marelli a Napoli, è nato così un nuovo servizio composto da quattro box doccia, bagni separati per donne, uomini e persone disabili e una lavanderia. All’ingresso, ad accogliere gli utenti sono allestiti due gazebo, pensati per essere un luogo protetto dove attendere il proprio turno, garantendone la privacy, ma anche per custodire al sicuro i loro effetti personali. Sono stati donati da Progetto Arca che partecipa attivamente a questa iniziativa attraverso la fornitura regolare di tutto quello che serve.

Teli, prodotti per la cura personale e cambi completi di biancheria intima: ogni mese facciamo arrivare il nostro contributo.

A questo si aggiunge un aiuto speciale in più per coloro che vivono giorno e notte il freddo della strada: dal guardaroba di Milano, grazie all’attento e prezioso lavoro di Patrizia, responsabile del servizio, è partito anche un carico di giacconi caldi, che i volontari degli Angeli di Villanova hanno distribuito durante le uscite della loro Unità di strada.
Si tratta di un progetto prezioso che vuole restituire un po’ di calore e dignità a chi ha perso tutto, e che ha visto il contributo di tante realtà diverse, a dimostrazione che la gioia del donare è un grande motore ma soprattutto che il bene è capace di unire: non a caso il Comitato promotore dell’iniziativa si chiama “Uniti nel cuore”.

 

 

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