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Dal 2011, anno dell’Emergenza Umanitaria in Nord Africa, il nostro impegno ad accogliere chi fugge da guerre e povertà non si è mai fermato e negli anni è andato oltre la semplice risposta ai bisogni primari.

Nei 2 Centri di accoglienza straordinaria (CAS) di Milano - uno per soli uomini e uno per donne e mamme con bambini - offriamo assistenza sanitaria, sostegno socio-psicologico, servizi di orientamento legale e supporto burocratico e amministrativo, oltre all’insieme delle attività volte a promuovere l’integrazione dell’ospite nella comunità, dall'insegnamento della lingua italiana fino a percorsi di formazione professionale.

Un’attenzione particolare è riservata a donne e bambini, i soggetti più vulnerabili nelle emergenze e nei conflitti.

Il nostro percorso di accoglienza promuove attività di prevenzione come screening e sensibilizzazione alle vaccinazioni, percorsi di educazione alla sessualità, corsi di maternità consapevole e di sostegno alla genitorialità, grazie al coinvolgimento di mediatrici culturali e psicologhe. L’obiettivo è diffondere il valore della prevenzione e della protezione, sostenere le ospiti nella tutela della loro salute e di quella dei loro bambini, promuovere la conoscenza dei servizi del sistema sanitario e facilitarne l’accesso anche in modo autonomo.

Per i minori stranieri che giungono nel nostro Paese senza genitori, e che hanno dunque specifiche esigenze di protezione, abbiamo strutturato a Milano un Centro di prima accoglienza dove avviamo colloqui conoscitivi e screening sanitari, assistiamo il minore nella richiesta di permesso di soggiorno o di protezione internazionale e lo affianchiamo nell’ingresso nelle comunità di riferimento.

A partire dalla metà di marzo 2022 l’accoglienza si è estesa ai profughi ucraini, prevalentemente donne e bambini.

A Milano, Corsico e Opera 3 strutture sono state riqualificate in tempi record e adibite all'accoglienza di persone e famiglie, scappate dalla guerra in Ucraina e in cerca di assistenza e protezione.

Anche grazie all'inserimento di operatori di lingua ucraina all'interno degli staff, abbiamo potuto aiutare gli ospiti a regolarizzare la propria posizione giuridica, ad accedere all'assistenza sanitaria o a percorsi di sostegno psicologico. Oltre all'inserimento scolastico dei minori e ai corsi per l'apprendimento della lingua italiana, a chi ha scelto di restare nel nostro Paese è stato offerto supporto nella ricerca di un’occupazione e di soluzioni abitative autonome.

Sempre a Milano, gestiamo progetti di seconda accoglienza nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) riservato a titolari di protezione internazionale.

Oggi una delle caratteristiche fondamentali di questo tipo di progettualità è l'accoglienza in appartamento che ha preso il posto di quella in strutture collettive. Nelle 25 abitazioni che Progetto Arca mette a disposizione, gli ospiti partecipano ad un progetto educativo definito insieme a loro con obiettivi da raggiungere come, ad esempio, il conseguimento della licenza media, e sono affiancati nella ricerca di opportunità lavorative, corsi professionalizzanti e soluzioni abitative autonome.
L'obiettivo è l'acquisizione dell'autonomia entro 12 mesi dall'ingresso. Risultato raggiunto, nell'ultimo anno, da quasi 9 ospiti su 10 che hanno concluso il percorso con noi.

 

 

 
 

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