Con chi scappa da guerre e povertà. Dall'emergenza all'integrazione

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Dal 2011, anno dell’Emergenza Umanitaria in Nord Africa, il nostro impegno ad accogliere chi fugge da guerre e povertà non si è mai fermato e negli anni è andato oltre la semplice risposta ai bisogni primari.

Nei 3 Centri di accoglienza straordinaria (CAS) di Milano e Opera, uno per soli uomini, uno per donne e mamme sole con bambini e il terzo dedicato a famiglie, offriamo assistenza sanitaria, sostegno socio-psicologico, servizi di orientamento legale e supporto burocratico e amministrativo, oltre all’insieme delle attività volte a promuovere l’integrazione dell’ospite nella comunità: insegnamento della lingua italiana, corsi di educazione alla sessualità e per la maternità consapevole, corsi di sostegno alla genitorialità.
Nell'ultimo anno l'accoglienza è stata estesa a famiglie afgane in fuga dal regime talebano, adolescenti soli che hanno dovuto lasciare la propria famiglia per scappare da guerre, dittature e povertà estreme e cittadini ucraini, prevalentemente donne con bambini, scappati dal conflitto in corso e in cerca di assistenza e protezione.

Un’attenzione particolare nella filiera dei nostri servizi dedicati all'accoglienza dei migranti è riservata alle donne richiedenti asilo più fragili: donne singole, mamme sole con bambini o in attesa di un figlio. La maggior parte di loro è stata vittima di violenza e tratta.

Sempre a Milano, gestiamo 15 appartamenti nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) riservato a titolari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo. È un percorso di seconda accoglienza che ha come obiettivo il raggiungimento dell'autonomia - sociale, economica e abitativa - entro i 6/12 mesi dall'ingresso.

Corsi di lingua italiana, consulenza legale, sostegno psicologico, orientamento professionale e supporto nella ricerca di soluzione abitative autonome sono i principali servizi che compongono il progetto educativo definito con ogni ospite.

 

 

 
 

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