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L’abuso di alcol e droghe può portare alla rottura dei legami sociali e familiari e sfociare nell’impossibilità di mantenere una casa e un lavoro. Altre volte la dipendenza è la conseguenza diretta della condizione di essere senza dimora. I confini non sono mai netti e comunque, indipendentemente da come insorga, una dipendenza non trattata rende particolarmente difficile l’abbandono della strada.

In convenzione con ATS Città Metropolitana di Milano, dal 2000 il nostro Centro di accoglienza notturna apre ogni sera le porte a persone senzatetto che fanno uso attivo di sostanze, dando risposta a bisogni essenziali spesso negati a chi vive in strada. Dal 2024 il Centro ha trovato una nuova casa nella struttura polifunzionale di via Fantoli a Milano.
La cura degli spazi, dalle stanze ai luoghi comuni, incarna la nostra idea di bellezza come promessa di cambiamento.

Centro Accoglienza Notturna via Fantoli

Una cena e la prima colazione, la doccia e il lavaggio degli indumenti, l’ascolto e il supporto di operatori qualificati: la nostra accoglienza parte da una primissima risposta alle necessità più basilari per porre le basi di un graduale avvicinamento a percorsi di trattamento della dipendenza e di reinserimento sociale con i servizi specialistici.

Alle persone che scelgono d’intraprendere un programma di cura sono rivolte le nostre due comunità residenziali, accreditate con Regione Lombardia e convenzionate con ATS Città Metropolitana di Milano.

I 34 ospiti di queste strutture possono contare sul supporto di équipe educative che li accompagnano nel percorso di disassuefazione, di miglioramento delle loro condizioni psico-fisiche e nella ricerca delle motivazioni personali necessarie a dare un corso nuovo alla propria vita.

Una terza tipologia di servizio è l’accoglienza residenziale a bassa intensità assistenziale, dedicata a persone con una lunga storia di tossico o alcol dipendenza alle spalle e pluriennali percorsi terapeutici o comunitari più o meno riusciti.

Nei nostri 4 appartamenti che accolgono 18 ospiti, sperimentiamo un modello di residenzialità leggera rivolto a persone che per condizioni di salute, precarietà abitativa e insufficienza di reddito, non sono in grado di costruirsi spazi di reale autonomia e sono prive di una rete primaria e affettiva di supporto.

Grazie a un accompagnamento personalizzato che va di pari passo con lo sviluppo di una rete di servizi territoriali di supporto, si punta al recupero del benessere e dell’equilibrio psico-fisico della persona e a gettare le basi perché possa riconquistare l’autonomia economica e abitativa, consolidarla e mantenerla nel tempo.