Ritrovarsi senza casa dopo la perdita improvvisa del lavoro, il sopraggiungere di una malattia o la separazione da un coniuge. Una situazione di fragilità temporanea come questa può trasformarsi in disagio ed esclusione sociale permanente quando non si interviene per tempo.
Negli 86 appartamenti che compongono la rete dell'housing sociale di Progetto Arca, abbiamo avviato in convenzione con i Comuni progetti di ospitalità che offrono risposte diversificate a bisogni abitativi differenti.
Dal cohousing dell'Abbazia di Mirasole ad Opera rivolto a nuclei mamma bambino senza una rete primaria di sostegno all'ospitalità in residenzialità sociale temporanea per famiglie monoparentali con figli sfrattate per morosità incolpevole o in attesa dell'assegnazione della casa popolare ai progetti di autonomia abitativa che, a fronte di un rimborso spese mensile per la copertura delle spese, offrono accoglienza in appartamento a nuclei che hanno già una discreta capacità reddituale ma che ancora non riescono ad accedere al mercato libero della casa.
La famiglia viene sollevata dal peso di un mutuo o di un affitto che non riesce a pagare per il tempo sufficiente a stabilizzarsi e a riorganizzare le proprie risorse per ritrovare l'autonomia.
In tutti i casi, l’accoglienza è limitata nel tempo (dai 6 ai 18 mesi) e integrata ad un più ampio progetto di accompagnamento.
Grazie a colloqui a frequenza variabile in relazione alla complessità della condizione familiare, un'equipe di educatori, psicologi e assistenti sociali segue ogni nucleo nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo definiti nel patto di ospitalità sottoscritto.
Aiutiamo la famiglia ad orientarsi sui servizi del territorio, ad accedere a sussidi e agevolazioni, avviamo con lei un piano di risparmio e la supportiamo nella ricerca di occupazioni lavorative o di occasioni di formazione professionale.
Quattro gli obiettivi definiti nel patto di ospitalità su cui si lavora: indipendenza economica, ambiente e relazioni, rapporto con i minori ed educazione all’uso dei soldi e dei risparmi.
Non solo un salvagente per l'emergenza abitativa, ma un punto di attivazione che mette al primo posto il reinserimento sociale e lavorativo.