Vai al contenuto

Entrambe le strutture, aperte in collaborazione con il Comune di Milano, sono state interamente ristrutturate e rimesse a nuovo in queste settimane per adeguare gli spazi e renderli belli e funzionali all’ospitalità di famiglie con donne e bambini appena arrivati in città.

Tutto è pensato per trasmettere un messaggio forte di vicinanza e di solidarietà alle persone che accoglieremo. A cominciare dal benvenuto dipinto sulla parete d’ingresso della struttura di via Stella: una grande, meravigliosa bandiera con i colori dell’Ucraina.

Ingresso Centro Stella

Accoglie fino a 50 persone in una struttura di 1.000 metri quadrati, distribuiti su 3 piani. Al piano terra, si apre la sala ricreativa, per i momenti comunitari degli ospiti, che comprende anche lo spazio gioco per i bambini. Al piano inferiore troviamo la lavanderia e la mensa.
Il primo piano ospita invece le stanze: 14 in tutto, da 3 o 4 letti ciascuna per tutelare la privacy, con bagni e docce.

Si sviluppa su 2 piani e può ospitare fino a 40 persone. Oltre alle camere da letto e ai bagni, sono presenti diversi ambienti comuni, tra cui vari spazi giochi per i bambini e un ampio giardino interno; poi la sala da pranzo e la lavanderia.

Colazioni, pranzi e cene sono preparati dalla cucina di Progetto Arca che mette a disposizione anche il suo servizio di guardaroba.
Un’èquipe di nostri operatori, tra cui personale di lingua ucraina, è presente h24 e offre accompagnamento sociale, supporto alle pratiche burocratiche da sbrigare (documenti di soggiorno, adempimenti per gli obblighi sanitari come il vaccino anti-Covid19) e sostegno psicologico, con un’attenzione particolare ad adulti e bambini che presentano traumi legati alla guerra.

Tra loro c’è Irina che, prima di approdare in Italia, dal suo paese al confine con la Bielorussia ha affrontato un viaggio di una settimana insieme al figlio con disabilità e alla zia: “Sono contenta di essere qui, ci hanno accolti benissimo, anche se i primi giorni bastava il rumore di un aereo per terrorizzarci“. Nella sala ricreativa giocano e disegnano Yulia e Roman, 5 e 12 anni. Sono scappati da Kiev con la mamma e fra poco partiranno tutti e tre per l’Ungheria dove, grazie a parenti, hanno trovato una sistemazione stabile. Ma c’è anche chi sta scegliendo l’Italia come destinazione finale del suo viaggio. Come Yulia, ballerina trentunenne di Odessa, che dopo 20 giorni vissuti nei bunker sottoterra è riuscita a mettersi in salvo con la mamma, la nonna e il gatto.

Yulia e il suo gatto Giorgio, accolti nel centro di via Stella a Milano

Tutti i nostri servizi per l’accoglienza dei profughi ucraini a Milano, nelle due strutture e all’Hub Mortirolo di primo contatto e orientamento, sono resi possibili grazie al prezioso contributo dei nostri donatori, privati cittadini e aziende.
In particolare, la ristrutturazione dei Centri di via Stella e di via Sammartini e l’avvio dei progetti di accoglienza sono stati realizzati con il supporto di diverse aziende partner.
Fastweb ha fornito un importante contributo, grazie anche alla preziosa donazione di ore di lavoro da parte dei suoi dipendenti; inoltre ha dotato il Centro di via Stella di connessione wi-fi gratuita e ha regalato 200 Sim card voce/dati che saranno distribuite alle persone più fragili e bisognose.
Fondazione Mon Soleil con il suo sostegno ha contribuito ad avviare il servizio di accoglienza delle famiglie ospiti.
Ikea Italia ha donato gli arredi, compreso il montaggio di tutti i mobili, che rendono la nostra accoglienza bella e funzionale.
Progetto Arca ringrazia inoltre per il loro sostegno Samsung Electronics Italia; Studio legale Gattai, Minoli, Partners; BTicino che a vario titolo hanno deciso di sostenere tutti i progetti di accoglienza fin qui sviluppati sul territorio di Milano.

Forse potrebbe interessarti anche:
Emergenza terremoto in Myanmar Progetto Arca

Emergenza Terremoto, il primo aiuto in Myanmar

Un raid missilistico russo ha colpito la città di Sumy, causando 94 feriti, tra cui 23 bambini. In foto, l'entità dei danni a una scuola dove abbiamo allestito un rifugio antiaereo in cui i bambini hanno potuto trovare riparo.

La scuola di Sumy prima e dopo l'attacco missilistico del 24 marzo 2025

Ucraina, assistenza umanitaria sempre più indispensabile. Cosa stiamo facendo

Un raid missilistico russo ha colpito la città di Sumy, causando 94 feriti, tra cui 23 bambini. In foto, l'entità dei danni a una scuola dove abbiamo allestito un rifugio antiaereo in cui i bambini hanno potuto trovare riparo.

Ucraina, inaugurata una mensa sociale alla stazione centrale di Kiev

Ucraina, inaugurata una nuova mensa sociale alla stazione centrale di Kiev

Grazie al sostegno della Cooperazione Italiana, la mensa distribuirà oltre 250 pasti caldi al giorno a sfollati interni e famiglie vulnerabili.