Hub 126: a Milano un nuovo Centro per gestire le emergenze sociali

Aperto in un tunnel riqualificato sotto la Stazione Centrale, offre servizi di prima accoglienza e aiuto ai cittadini più fragili che gravitano in città.

Si chiama Hub 126, dal civico 126 di via Sammartini a Milano, ed è il nuovo Centro di pronto intervento multifunzionale che ha aperto i battenti all’interno di un tunnel sotto i binari della Stazione Centrale.
Grande 336 metri quadri, l'Hub è stato messo a disposizione dell’amministrazione comunale da parte di Grandi Stazioni e affidato per 4 anni in comodato d’uso gratuito a Fondazione Progetto Arca. Gli importanti lavori di riqualificazione sono stati resi possibili grazie alla partecipazione del Politecnico di Milano nella fase di progettazione, e al coinvolgimento di Fondazione Fiera Milano.

La principale caratteristica dell’Hub 126 è la sua versatilità: nasce come Centro per far fronte e gestire le emergenze sociali come quella ucraina in corso, ma è pronto a convertirsi per offrire servizi di cura e di primo aiuto alle persone senza dimora della città.

Raccogliendo l’eredità e le funzioni dell’Hub del Sottopasso Mortirolo, da cui dal marzo scorso sono transitati oltre 7mila cittadini in fuga dalla guerra, per lo più donne e bambini, il nuovo Hub darà continuità a tutti i servizi di primo contatto, orientamento e assistenza dei profughi ucraini che arrivano in città, in accordo con Prefettura di Milano e Protezione Civile Comunale. Quando sarà finita questa emergenza, il Centro si convertirà completamente in uno spazio di aiuto quotidiano per persone gravemente emarginate.

Qui, seguite dai nostri operatori e volontari, avranno la possibilità di prendersi una pausa dalla fatica della vita in strada e di riappropriarsi della cura di sé.

Sul modello di quanto già sperimentato a Cascina Vita Nova, l'Hub ospita infatti un salone di bellezza con parrucchiere, che offre tagli di capelli, e un ampio guardaroba sociale avviato grazie alla collaborazione e al sostegno di H&M Italia, che si è occupata dell’allestimento degli spazi e della donazione dei capi a disposizione. 
Due servizi pensati perché i frequentatori dell'Hub 126 possano trovare un luogo e un tempo dedicato per la cura della propria persona, elemento fondamentale per l’autostima e le relazioni sociali ma anche per favorire l’avvio di un percorso di aiuto strutturato.

Come spiega il nostro presidente, Alberto Sinigallia: "Siamo in una zona di Milano storicamente dedicata alle fragilità, che ci ha visto e ci vede ancora presenti nell’accoglienza sia dei profughi in fuga dalla guerra sia delle persone senza dimora: fragilità diverse ma che necessitano allo stesso modo di un aiuto corale".

 

 

 

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