In soccorso dei migranti sull’isola greca di Lesbo

Nella notte tra l’8 e il 9 settembre 2020, sull’isola greca di Lesbo un vasto incendio ha raso al suolo il campo profughi di Moria, il più grande d’Europa.
Migliaia di persone che da anni vivevano nel campo ed erano già allo stremo delle forze, si sono trovate all’improvviso in una condizione ancora più disperata: per strada, senza acqua, cibo, cure e senza un riparo.
Alla fame e alle intossicazioni da fumo si è presto aggiunta la paura per il diffondersi dei contagi da Covid-19.

Di fronte a questa emergenza umanitaria, Progetto Arca è intervenuta tempestivamente collaborando alle operazioni di primissimo aiuto con l'ong spagnola Remar SOS e con altre organizzazioni vicine. All’indomani dell’incendio, una delegazione di operatori di Progetto Arca è volata sull’isola per portare acqua, viveri e assistenza di base.

Il soccorso è proseguito nei successivi 10 mesi (fino a giugno 2021) attraverso l'invio con containers dall'Italia di beni di prima necessità come coperte e vestiario pesante, per far fronte alle basse temperature invernali, ma anche di materiale igienico-sanitario e di alimenti, soprattutto per i bambini più piccoli.
Il numero stimato è di circa 12.700 migranti che hanno ricevuto immediata assistenza attraverso la distribuzione di aiuti umanitari.