Terremoto in Marocco, da Milano partito il furgone con i primi aiuti

I beni saranno distribuiti nelle zone più isolate dell'emergenza. "Ora capire le necessità più urgenti per proseguire nell'aiuto"

 

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Aggiornamento del 13 settembre

Ventisei ore di viaggio da Milano alla città spagnola di Algeciras senza mai fermarsi e dandosi il cambio alla guida: così i nostri operatori hanno affrontato la prima parte del viaggio via terra. Poi l’attesa di un giorno intero per l’imbarco verso il continente africano e altre dodici ore alla dogana di Tangeri.

Così il nostro presidente Alberto Sinigallia racconta il viaggio del furgone di aiuti umanitari destinati alle zone terremotate del Marocco, partito da Milano la sera del 9 settembre e arrivato a destinazione la notte scorsa (tra il 12 e il 13 settembre) dopo 2.200 chilometri.

I nostri operatori sono stati accolti dai volontari della Protezione Civile locale, con cui Progetto Arca si era messa in contatto prima della partenza e a cui sono stati consegnati i beni per essere distribuiti nelle zone più isolate dell’emergenza.

“Arrivati in terra marocchina abbiamo trovato subito tanti giovani volontari che ci hanno dato una mano. Quanta solidarietà sto vedendo intorno a noi, ed è tutto ben organizzato. Sono felice che ciò che abbiamo trasportato dall’Italia possa aiutare molte famiglie in difficoltà” racconta Mouhib, originario di Casablanca, che prima di fare rientro in Italia si recherà nei luoghi del terremoto per capire le necessità più urgenti e così proseguire nell’organizzazione e invio di aiuti.

 L'operatore Mouhib al centro con i volontari della protezione civile marocchina

 

Aggiornamento dell'11 settembre

 

In viaggio verso Marrakech il furgone di aiuti umanitari partito sabato da Milano per portare beni di prima necessità in supporto alla popolazione marocchina colpita dal devastante sisma di magnitudo 7.0.
Questa prima spedizione è dedicata principalmente alla fornitura di beni essenziali per donne e bambini sfollati dalle proprie abitazioni e costretti a dormire in strada. Il carico comprende sette pallet di teli isotermici, pannolini e kit igienico-sanitari.

Alla guida ci sono l'operatore di origine marocchina Mouhib, che da 15 anni è la colonna portante dell'Unità di strada di Progetto Arca (nel 2019 ha ricevuto la Civica benemerenza per il suo impegno verso i cittadini più fragili), e lo storico volontario Fabio.

Le parole del nostro presidente Alberto Sinigallia, che ha organizzato la partenza:

Alla notizia della tragedia che ha sconvolto il Marocco, abbiamo subito mobilitato le nostre risorse proprio come è successo per l’Ucraina, la Turchia e l’Emilia, per dare un primo soccorso alle persone, soprattutto donne e bambini, costrette ad abbandonare le proprie case.
Grazie a Fondazione Fiera Milano, al nostro fianco anche in questa emergenza.

Nel servizio Ansa, la partenza da Milano del furgone di aiuti umanitari:

 

 

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